Nei propri ritratti, gli uomini e le donne del potere sanciscono la propria condizione - reale o ambita – creando al contempo l’immagine di sé che deve essere trasmessa ai contemporanei e tramandata ai posteri. I Bonaparte avevano ben chiaro questo meccanismo e agiscono al suo interno in modo memorabile: nell’immaginario collettivo sono scolpiti indelebilmente i tratti fisici di Napoleone prima ancora che le sue gesta, così come indimenticabili, perché sapientemente esaltate, sono la bellezza di Paolina o la potente dignità di Letizia Ramolino. Un risultato ottenuto anche grazie al ricorso ai migliori artisti dell’epoca, che trovano nella famiglia imperiale una committenza al contempo esigente e generosa, in buona parte responsabile del loro assurgere ai più alti livelli della storia artistica dell’epoca.