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IL TEMPO

Il periodo napoleonico

Raffaello Morghen su disegno di Stefano Tofanelli, Ritratto di Napoleone Bonaparte, frontespizio del Codice Napoleonico. Pisa, Biblioteca Universitaria
Raffaello Morghen su disegno di Stefano Tofanelli, Ritratto di Napoleone Bonaparte, frontespizio del Codice Napoleonico. Pisa, Biblioteca Universitaria

Gli anni del dominio di Napoleone e degli altri Bonaparte sull’Europa hanno consegnato all’Ottocento un continente profondamente modificato. Il secolo dei lumi si era concluso con la Rivoluzione Americana e quella Francese, esiti dirompenti delle complesse trasformazioni che stavano attraversando la società: su questo mutevole scenario si innesta l’esperienza napoleonica del Primo Impero, che per dieci anni raccoglie larga parte del continente europeo sotto il manto di strutture politiche, amministrative ed economiche comuni.
Alla caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna riconsegna temporaneamente il potere nella mani degli antichi padroni, ma pochi anni dopo tutto verrà nuovamente messo in discussione con i moti insurrezionalisti di molti popoli europei. Il mito, ampiamente giustificato, che continuerà ad aleggiare attorno alla figura dell’imperatore corso genererà il bonapartismo, sotto traccia fino a quando, alla metà del secolo, un nuovo Napoleone siederà sotto le insegne imperiali di Francia.