Il 13 aprile del 1796 l’esercito francese guidato da Napoleone attaccò il castello dei Del Carretto di Cosseria: situato sulla sommità di un ripido pendio, il castello, che risulta già esistente prima dell’anno mille, fu possesso di Bonifacio del Vasto dal 1091 e, in seguito, dei marchesi di Clavesana (sec XII) e dei Del Carretto; l’edificio venne poi abbandonato e cadde progressivamente in rovina nel corso del Seicento. Il sito era particolarmente importante perché aveva una funzione di controllo sui percorsi che dal mare, visibile in lontananza, portavano al Piemonte.
L’area nel corso del tempo ha subito alcune modifiche, ma i ruderi del castello e i profili orografici risultano perfettamente riconoscibili rispetto alla documentazione storica relativa agli avvenimenti della Prima campagna d’Italia: in particolare a Versailles è conservata un acquerello di Giuseppe Pietro Bagetti, architetto del servizio topografico piemontese incaricato nel 1803 di realizzare vedute di tutti i principali luoghi di battaglia del 1796, in cui il punto di vista è quello della “‘ca di Paulina” sul Bric della Santa, fra le cime dell’Orgino, a sinistra della quale vi erano le milizie e i fucilieri, e “le case ove vi erano due cannoni”, a destra. In quest’opera la battaglia è appena intuita dalle nuvolette grigie che si alzano dalle colline.
In occasione degli anniversari delle battaglie, nella zona sono organizzate rievocazioni storiche.
Ruderi del castello Del Carretto
Località Castello
Cosseria (SV)