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L'Oratorio della Madonna dello Schiavo di Carloforte

Giorgio Dagna, L'Oratorio della Madonna dello Schiavo di Carloforte. Consorzio Turistico di Carloforte.
Giorgio Dagna, L'Oratorio della Madonna dello Schiavo di Carloforte. Consorzio Turistico di Carloforte.

Tra il 2 e il 3 di settembre del 1798 un’incursione tunisina sull’isola sarda di San Pietro si concluse con la cattura e la deportazione di 900 tabarchini (gli abitanti di Carloforte, che si definiscono così in ricordo della loro provenienza dall’isola di Tabarka), che resteranno prigionieri in Tunisia fino al 1803. Durante i lunghi anni di prigionia essi si strinsero attorno al giovane prete Nicolò Segni, che si premurò di mantenere viva negli esuli la fede verso la Madonna, e in particolare la devozione nei confronti di un’immagine lignea ritrovata dal carlofortino Nicola Moretto su una spiaggia nei pressi di Tunisi – probabilmente la polena di una nave - e ritenuta effigie della Madre di Dio. Al ritorno in patria, il prete fece edificare un oratorio per custodire tale effigie e dimostrare così riconoscenza nei confronti della bontà celeste: l’Oratorio dello Schiavo, conosciuto comunemente come “Gexetta d’u Prevìn”, la “chiesetta del pretino”.
In controfacciata, all’interno della chiesa, sono custoditi i resti di uno schiavo ignoto traslati da Tunisi nel 1988; una targa apposta in quello stesso anno ricorda i 117 tabarchini morti durante gli anni di schiavitù. Sulla parete sinistra è conservata una copia incorniciata della lettera pastorale inviata dall’arcivescovo di Cagliari Diego Cadello in occasione del rientro del primo gruppo di carlofortini, il 4 giugno 1803.
La liberazione degli schiavi, avvenuta grazie al pagamento di un cospicuo riscatto da parte di Carlo Emanuele IV di Savoia, fu sollecitata anche da parte di Napoleone, che fece intervenire con il Bey il console francese Devoize, di stanza a Tunisi.

Oratorio della Madonna dello Schiavo
Via XX Settembre
Carloforte (Carbonia-Iglesias)

La chiesa è aperta tutte le mattine
L’ingresso è gratuito

Per informazioni e prenotazioni in orario diverso da quello di apertura:
0039 0781 855735
conturca@tiscali.it