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Piazza Napoleone a Lucca

Lucca, Palazzo Ducale e Piazza Napoleone
Lucca, Palazzo Ducale e Piazza Napoleone

La piazza grande di Lucca, per lunghi anni soffocata dalle automobili e da un malinteso progresso, è stata oggetto di un consistente intervento di risistemazione urbana e riesce oggi a comunicare nuovamente quel senso di pacata magnificenza che dovette essere nelle ferme intenzioni di Elisa Baciocchi: la sorella di Napoleone sacrificò alla volontà di tracciare nel cuore della città e di fronte alla sede del potere il segno dell’affermazione di questo nuovo concetto dello stato i densi isolati antistanti al Palazzo Pubblico, fin dal Trecento sede del governo. Scomparvero così, oltre a varie proprietà di privati, anche antiche strutture della vecchia repubblica lucchese (l'Archivio, la 'Torre di Palazzo', i Magazzini del Sale), ma soprattutto cadde la cinquecentesca chiesa di San Pietro in Cortina, detta anche San Pier Maggiore, in cui si venerava una miracolosa immagine della Madonna. L'operazione non incontrò il favore della popolazione e degli uomini di cultura lucchesi e persino Stefano Tofanelli - pittore di corte e Senatore, oltre che membro della commissione incaricata di redigere le condizioni generali per la realizzazione della piazza - se ne dissociò dopo aver visto rifiutare un più contenuto progetto che risparmiava almeno la prestigiosa ed antica chiesa.

I lavori per la costruzione della nuova piazza procedettero tuttavia a rilento: traslata nel 1807 furtivamente, in piena notte, la Madonna dei Miracoli nella vicina chiesa di San Paolino, nei due anni seguenti tutti gli sforzi si concentrano nell'abbattimento degli edifici e nella spianatura del terreno, su cui venenro piantati grandi alberi, ma non si procedette all'armonizzazione dei prospetti dei palazzi che si affacciavano sulla piazza, come prevsito nelle intenzioni progettuali.
È questo il segno di una sostanziale scollatura tra intenti progettuali e concrete realizzazioni sottolineata anche dalla vicenda del colossale monumento celebrativo di Napoleone, decretato fin dal 1806 e che avrebbe dovuto essere installato al centro della piazza e accompagnato da 4 statue allegoriche agli angoli. Un modello in rilievo approntato da Pietro Fontana, allievo del Canova, fu ritenuto rispondente a quella idea di maestà, semplicità ed armonia delle parti richiesta dalla committenza, ma rimase inattuato poiché Elisa sembrava propendere per una più scenografica soluzione che vedesse l'imperatore attorniato da una fontana ricca di bassorilievi. Alla fine si decise così per una ben più modesta scultura, affidata a Leopoldo Vannelli sulla base dell'esiguità del preventivo richiesto più che su quella dei meriti artistici. Consegnata solo dopo la partenza dei Baciocchi – e adattata al nuovo corso con la sostituzione della testa, ora raffigurante Carlo III di Borbone - la statua di Napoleone finì così sui baluardi delle Mura (oggi è al Museo Nazionale di Villa Guinigi), ma al centro della Piazza venne comunque collocata, nel 1843, l'effigie di una regnante, Maria Luisa di Borbone, già regina d'Etruria, dovuta allo scalpello di uno degli artisti prediletti di Napoleone e di Elisa, Lorenzo Bartolini.

Piazza Napoleone
Lucca

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