La vittoria francese della Battaglia di Loano segnò l'inizio, cinque mesi più tardi, della Prima Campagna d’Italia, comandata dal giovane generale Napoleone Bonaparte e combattuta proprio sulle alture savonesi e nella Valbormida.
In questa occasione Napoleone mostrò, come non mai, le sue superiori qualità di stratega e di condottiero, riuscendo a battere ripetutamente, nel breve volgere di cinque giornate, le forze alleate di Austriaci e Piemontesi nelle battaglie di Montenotte, Dego, Cosseria e Millesimo.
Ambizioso, tenace, dotato di una insolita intelligenza e intuizione militare, Napoleone capì subito che la Liguria costituiva la porta d’accesso all’Italia settentrionale e padana, che gli avrebbe permesso di portare l'offensiva militare direttamente in territorio austriaco.
Un Napoleone quindi con un forte carisma, che gli fece ottenere il pieno appoggio delle truppe e grazie al quale riuscì ad addestrarle ad un nuovo modo di fare battaglia, quella che verrà chiamata la “guerre à la Napoleon”.
Il Colle di Cadibona, punto d'accesso strategico alla Valbormida, avrebbe permesso alle truppe francesi di muoversi con le artiglierie e attaccare il nemico nel punto di divisione dei due eserciti, tra Carcare e Cadibona stessa.
Spostato quindi il quartier generale a Savona, Napoleone procedette contro le truppe austriache del generale d’Argenteau, posizionate a Montenotte.
L'itinerario proposto ripercorre i luoghi di questi scontri; partendo da Altare, attraverso le colline che hanno visto gli scontri tra l’esercito francese e quello austriaco nella battaglia di Montenotte, si prosegue verso Monte Negino. Lì, la resistenza del Generale Rampon e dei suoi uomini alle truppe austriache permise a Bonaparte, in riunione al Santuario di Savona, di organizzare un contrattacco. L'itinerario conduce poi verso Dego, che, grazie alla sua posizione strategica sulla direttrice Savona-Acqui-Milano, fu più volte luogo di scontri. Proseguendo verso Carcare, dove Bonaparte insediò il suo quartier generale, si sale al castello di Cosseria, dove le truppe austro-piemontesi, accerchiate dai Francesi, opposero una strenua resistenza. L'itinerario termina a Millesimo, dove è possibile visitare il museo napoleonico presso Villa Scarzella e l'Alcova dove Bonaparte ricevette le bandiere e gli stendardi delle formazioni austro-piemontesi battute.