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Louis Charles Marie Porte

Louis Charles Marie Porte (Tolone, 1799-Firenze, 1843) seguì il padre fin da piccolo nell’attività mercantile che la famiglia Porte esercitava a Livorno, città che forniva asilo sicuro a commercianti ed imprenditori francesi.
Il giovane Porte, naturalizzato toscano, si dedicò prima al settore conciario, poi si trasferì a Piombino, entrando nelle grazie di Elisa Bonaparte e del marito Felice Baciocchi. La principessa aveva deciso di fare di Montioni uno dei punti di forza dello sviluppo economico del Principato, puntando sulle allumiere e sul patrimonio boschivo circostante, e Porte fu scelto per partecipare a questo progetto: con decreto di Felice Baciocchi del 26 novembre 1811, “.. le sieur Louis Port est nommè directeur de l’alumier..” di Montioni. Fu questo il momento di massimo splendore della piccola comunità mineraria maremmana: oltre 400 addetti, prevalentemente stagionali, tra lavoratori delle cave, fornaci, caldaie, vetturini, tagliatori, provenienti dalle montagne toscane, lucchesi e modenesi. Porte agì in questo scenario non solo investito di una responsabilità imprenditoriale, ma anche sentendosi esecutore dei nobili disegni di Elisa per ripopolare Montioni. Fu Porte ad utilizzare per primo i dromedari come bestie da soma per trasportare l’allume al porto di Follonica.