La sciagura inattesa che si è abbattuta su di me mi ha schiantato, ha distrutto la mia esistenza. CORO D'accordo. Dall'oro della corona posta sul suo capo scorreva un prodigioso torrente di fuoco vorace; i fini pepli, donati dai tuoi figli, divoravano il candido corpo di quell'infelice. Gli dèi hanno avventato contro di me il demone vendicatore che ti perseguiva. Avevo legato a me con giuramenti indissolubili il mio sposo, che sia maledetto: voglio vederli con i miei occhi lui e sua moglie cancellati dalla faccia della terra, con la loro casa. GIASONE Fatti animo: provvederò io a sistemarli. Non provo più gioia a vivere, desidero solo la morte, amiche mie. MEDEA Amiche, è un pezzo che sto qui e aspetto gli eventi, e spio come andranno a finire le cose lì dentro. Mi perdo di coraggio, amiche, quando vedo il volto sereno dei miei figli. La mano, date a vostra madre la mano perché ve la baci. MEDEA A che ti serve scuotere la porta, tentare di buttarla giù? Per me dipende dalle circostanze. Vattene, alla svelta e senza tante chiacchiere: la nostra decisione è già definitiva, e le tue arti non ti salveranno non riuscirai a rimanere qui: tu mi sei nemica. CORO Ti scorti sino a casa il figlio di Maia, il dio che accompagna i viandanti, e che tu possa ottenere e compiere quello di cui tanto ti preoccupi. EURIPIDES - Medea - ΜΗΔΕΙΑ . MEDEA Che rovina per gli uomini, l'amore. MEDEA Miserabile, miserabile; non mi viene in mente niente di più ingiurioso per definire la tua vigliaccheria: e tu hai il coraggio di presentarti da me, tu l'essere più odioso [agli dèi, a me e a tutta la razza umana]? PEDAGOGO La tua esclamazione mal si accorda con le notizie che ti ho portato. Avviati, Medea, verso una vita di dolore, non essere vile, non ricordarti che li hai generati tu, questi figli, e come gli volevi bene: scordati per questo breve giorno dei tuoi figli, e poi, piangi. Non rivedrete più, davanti agli occhi, vostra madre: voi passate a un altro tipo di esistenza. Si alza di scatto dal seggio regale, avvolta nelle fiamme, fugge squassando il capo e le chiome di qua e di là, per liberarsi della corona. Lo riconosco, il mio sposo era tutto per me E mi si è rivelato il peggiore degli individui. Ti ho preso in moglie e poi ti ho tradito?.Euripide Medea 10 GIASONE Tu continui con le tue maledizioni sacrileghe contro la casa reale. E quando tu gli auguravi una bella esistenza, mi ha preso lo sconforto: sarà davvero così? Forse deporrebbe la sua tetra ira, rinuncerebbe ai suoi propositi. Quali sono gli dèi su cui devo giurare? E poi, patisci perché ti hanno spogliata del letto e del tuo uomo. Temide la spinse a venire in Grecia al di là della sua terra, di notte, attraverso le onde, verso lo stretto amaro, difficile da forzare. Ma in caso contrario, è meglio morire. ant. Tu hai ucciso i miei figli e ora mi proibisci persino di toccarli, di seppellirne i corpi: vorrei non averli mai messi al mondo, per non vederli ora trucidati da te. MEDEA Zeus, non ti lasciar sfuggire il colpevole di questi mali. Vuoi vedere i cadaveri e me l'assassina? CORO Ci hai messo a parte del tuo piano e allora io, per aiutare te, e per difendere le leggi della società, ti invito a non attuarlo. οὐ δῆτ΄͵ ἐπεί σφας τῇδ΄ ἐγὼ θάψω χερί͵, ὡς μή τις αὐτοὺς πολεμίων καθυβρίσῃ͵ 1380, φονία τε Δίκη. Giasone ha tradito la mia padrona, ha tradito i suoi figli: ha scelto coltri regali, ha sposato la figlia di Creonte, il sovrano di questa terra. Ma c'è un punto che mi trattiene. E allora perché, perché gli dèi infliggono a chi desidera avere figli.Euripide Medea 19 anche questo dolore, il più crudele? E un ospite deciso a offrirmi asilo nella sua terra, protezione nella sua casa? EGEO Come no? Non c'è più, è distrutta. E il re Creonte, che ti ha preparato queste nozze, non doveva cacciarmi dal paese senza pagarne le conseguenze. Giacciono cadaveri, la figlia e il vecchio padre [vicini, un evento pauroso che esige lacrime]. μητρί γε͵ σοὶ δ΄ οὔ. Finirà lo strepito delle voci infamanti. MEDEA Ahi! MEDEA Ma succede che anche per le tue case io costituisca una maledizione. 1390. Mettiamo che i nostri sforzi vadano a buon fine, che lo sposo sopporti di buon grado il giogo del matrimonio: allora sì che l'esistenza è invidiabile. Ma era folle per volere degli dèi, la sposa di Zeus l'aveva cacciata dalla reggia, e costretta a un delirante vagare. E so il male che sto per fare, ma la passione in me è più forte della ragione: e la passione è la causa delle peggiori sciagure, nel mondo. ant. 214-240 . Ne fu conservato l'argomento da Igino, e non possiamo far meglio che trascriverne qui l'intera favola 8. Renderò amare e luttuose le loro nozze, amaro il nuovo legame di famiglia e il mio esilio. Mi trovo in una situazione disperata, e non mi possono salvare madre o fratello o parenti. Quando agli imbecilli proponi idee nuove e avvedute, ti ritengono un essere futile, non un individuo assennato: e se vieni ritenuto superiore a chi passa per variamente colto, darai solo fastidio, in città. PEDAGOGO Gli uomini sono tutti così. Avrei vari mezzi per sopprimerli: ma esito, amiche: a quale devo dare la preferenza? Quello che accadde dopo fu uno spettacolo orrendo. Li porterò nel tempio di Era Acraia, perché nessun nemico posso oltraggiarli, profanare la loro tomba. Non vedrà mai più vivi, per il resto dei suoi giorni, i figli che gli ho dato io e non ne avrà dalla novella sposa, perché lei, l'infame, deve morire in maniera infame per i miei veleni. † E tu, povera figlia di Creonte, che pietà provo per le tue sventure: tu scendi nell'Ade per colpa delle nozze con Giasone. a Alle belle correnti del Cefiso, Cipride attinge, dicono, acque fertili e diffonde su questa terra.Euripide Medea 15 brezze miti e leggere. MEDEA Non è nulla. GIASONE Sì, sì e spero proprio di persuaderla, se non è dive rsa dalle altre donne. MEDEA Mi porti una notizia splendida; d'ora in poi sarai per me uno dei miei benefattori, uno dei miei amici. Quanto a voi, bambini, vostro padre si è preoccupato di darvi, con l'aiuto del cielo, un'ottima sistemazione: credo che con i vostri fratelli occuperete un giorno, in Corinto, le posizioni più eminenti. Ma il monile d'oro restava saldamente inchiodato ai capelli, e le fiamme, quando lei squassava il capo, avvampavano due volte tanto. Dimmi, dove mi rifugio ora? Ma perché esito? Κόλχων ἐς αἶαν κυανέας Συμπληγάδας, μηδ' ἐν νάπαισι Πηλίου πεσεῖν ποτε. FIGLIO B.Euripide Medea 21 Siamo in trappola, una spada ci minaccia. CORO Giasone, hai costruito un discorsetto elegante, ma la mia opinione - mi spiace deluderti - è che hai fatto male, sei stato ingiusto a tradire tua moglie. MEDEA Mi basta. Non dovevi, in spregio al mio letto, riservarti per il domani un'esistenza di felicità, ridendo alle mie spalle; e neppure lei, la principessa. Ma cosa mi viene in mente, quando provvedono a noi i celesti così bene. Va bene, mi rivolgerò a te come a una persona cara (non che io mi aspetti qualcosa da uno come te. Ma se vuoi accettare un aiuto in denari da parte mia, per te e per i bambini, ora che devi andartene, non hai che da dirmelo. MEDEA Molto avrei da replicare alle tue parole, se Zeus padre non sapesse cosa ho fatto io per te e cosa hai fatto tu contro di me. E pensare che io ho sempre cercato di placare l'ira del re furibondo, e volevo che tu restassi qui. GIASONE Lasciami seppellire e piangere questi morti. Ma cosa mi succede? La sposa si è già messa la corona sul capo, sta morendo avvolta nel peplo. MEDEA Cos'è successo? Non c'è un modo perché venga qui da noi e ascolti lanostra voce, un suggerimento che potremmo darle? Tuo marito lo ha abbandonato, ha tradito il patto, condivide ora la casa con una nuova donna. E se nelle valli del Pelio non crollava a terra, reciso dalla scure, il pino che avrebbe fornito remo agli eroi: ai nobili eroi partiti alla conquista del vello d'oro, per il re Pelia. Ma non è di Medea che mi preoccupo ora, è dei figli: a lei, le sue vittime ricambieranno il male ricevuto; se sono qui io è per salvare le mie creature: ho paura che i parenti di Creonte facciano pagare a loro il massacro compiuto dalla madre. Parla, vecchia: ero qui sulla porta, ho sentito grida provenire dalla stanza. È cosa fatta oramai, non c'è più scampo. Tu non sai che fortuna hai trovato trovando me: grazie a me, cesserai di essere sterile, riuscirai a avere dei discendenti: conosco dei filtri efficacissimi. Si agghinda da sposa per i morti, cadrà in questa rete orrenda, nella trappola di morte, non sfuggirà al destino. Sposati, sposati: forse - e spero che dio mi ascolti - il tuo sarà un matrimonio su cui piangerai. 122. a Ormai si è dissolta ogni speranza: i bambini muovono al luogo dell'eccidio. CREONTE Per parlare senza tanti infingimenti: temo che tu macchini qualcosa di irreparabile contro mia figlia. CORO E per procurare a te stessa il massimo di infelicità. MEDEA Non è ancora un vero pianto il tuo: aspetta di esser vecchio. Quando la moglie va d'accordo con il marito è tutto salvo. Cerca di essere più chiara. Ho chiuso finalmente il litigio con vostro padre ed ecco inondo di lacrime questi teneri volti. NUTRICE Bambini, rientrate in casa: sarà meglio. E che gli dèi ti concedano i figli che desideri, che tu possa chiudere gli occhi felice, un giorno. MEDEA Collaborerò anch'io a questa tua fatica: le manderò dei doni che, lo so bene, sono tra i più belli del mondo, † un peplo finissimo e una corona d'oro, † glieli recapiteranno i miei figli. Come vorrei lasciare questo mondo odioso, dissolvermi nella morte. MEDEA Va', rientra in casa, seppellisci tua moglie. Non posso continuare questo discorso; piango pensando a quello che dovrò compiere dopo: ucciderò i miei figli, e nessuno potrà strapparli alla morte. MEDEA Certo, io in tante cose sono in disaccordo con tanta gente. GIASONE E per una questione di letto hai ritenuto giusto ucciderli? Dovresti sopportare le mie esplosioni d'ira: ci siamo tanto amati, in segreto, noi! Porterò via con me i bambini. Questa trama l'abbiamo ordita gli dèi e io, nella mia insensatezza. Ho paura per voi, bambini, paura che vi succeda qualcosa. MEDEA Ma la tua protervia sì, e il tuo nuovo matrimonio. GIASONE Vivono, e incombono su di te come demoni della vendetta. Era un ragionamento sbagliato? MEDEA Avrei qualcosa da opporre ai tuoi discorsi; ma calmati, amico, e raccontami come sono morti quelli là. Genius 4190 punti. Bisogna evitare il massacro. MEDEA È Creonte a cacciarmi via da Corinto. La sposa sventurata riceverà bende dorate,.Euripide Medea 17 funebri bende dorate. Ma per quanto ti insulti, non riuscirei a ferirti: sei l'impudenza in persona. Adesso, subito. È la verità, pura e semplice. Come mai? MEDEA Buona fortuna, allora; ti auguro di realizzare ciò che desideri. Se rifiuti anche questo, sei una sciocca; smettila di essere una furia, avrai tutto da guadagnarci. Se uno ha la testa sulle spalle, non deve dare ai suoi figli un'istruzione troppo accurata, non deve farne dei sapientoni. EGEO La pena che tocca agli empi. a Risalgono i monti le acque dei sacri fiumi, giustizia è sovvertita, ogni valore è sconvolto. b Solo una donna, una soltanto, Ino, in tempi antichi alzò la mano omicida sui figli. GIASONE In nome di dio, lascia che tocchi quei corpi delicati. Aveva la possibilità di stroncare sul nascere i miei disegni espellendomi dal paese e invece mi ha concesso di restare ancora un giorno: e in questo giorno io stenderò morti tre dei miei nemici, il padre, la figlia e mio marito. Sulla casa piombano per volontà degli dèi sciagure commisurate allo scempio. CREONTE Certo, dopo i figli la patria è quanto ho di più caro. Non hai più dimora paterna, Medea, un porto che ti ripari, naufraga, dagli affanni: più potente del tuo letto coniugale un'altra regina governa il palazzo. Per quanto mi riguarda; non importa: continua pure a gridare ai quattro venti che Giasone è un maledetto furfante. E il drago insonne che custodiva il vello d'oro nel groviglio delle sue molte spire lo uccisi io, io feci risplendere per te la luce della salvezza. All'inferno le mie decisioni. Certo, non basterà una vendetta qualunque a placarne la collera. Ma ora regna completa ostilità, si sono guastati gli affetti più cari. CORO str. EGEO Di fare, cosa? Ma io devo provvedere a quelli che ho attraverso quelli che dovranno nascere. NUTRICE Mi stupisci: la sua angoscia è appena all'inizio, non al culmine. GIASONE Per una donna casta, sì: ma tu sei perversa in tutto. Se qualcuno è rimasto senza prole, non sperimenta se i figli siano un tormento o una gioia e si risparmia molte angosce. MEDEA No, me ne andrò in esilio: non è questo che intendevo domandarti..Euripide Medea 7 CREONTE E allora, perché ti ostini, perché non ti stacchi dalla mia mano? No, non me la sento: all'inferno le decisioni di prima. CREONTE Guarda che amo te meno di casa mia. Ma noi siamo quello che siamo: non voglio dire un guaio, ma donne sì: tu non imitarmi nel peggio, non rispondere con sciocchezze a sciocchezze. Quando sono giunto qui da Iolco, e mi tiravo dietro tante disgrazie irrimediabili, che fortuna migliore potevo trovare io, un esule, se non un matrimonio con la figlia di un re? E avevi già dei figli. Ma non ci andrò mai, e non accetterò niente da te: non devi darmi niente. MEDEA Giasone, ti prego, scusami per le cose che ti avevo detto. EGEO «Non lasciar libero il piede che fuoriesce dall'otre prima....» MEDEA Prima di fare cosa? NUTRICE Lo farò, anche se temo di non riuscire a persuadere la mia padrona. Ma come? Ma non importa: le mie domande metteranno a nudo la tua malvagità). O letto di donna, letto di afflizione quante sventure porti tra gli uomini. Io me ne andrò esule in un altro paese, prima di godere di voi, di vedervi felici, di festeggiare il vostro matrimonio, la sposa, di allestire i lavacri nuziali, di levare in alto le fiaccole accese. Ma sta arrivando Creonte, il sovrano di questa terra: verrà a comunicare le sue decisioni più recenti. MEDEA.Euripide Medea 14 Prosegui in pace il tuo viaggio: è tutto a posto. PEDAGOGO Non ha ancora smesso di lamentarsi? Che agli amici non manchi almeno la mia buona volontà. MEDEA Giasone si comporta male con me; e pensare che non gli ho mai fatto niente. MEDEA Caro Egeo, mio marito è la peggior canaglia del mondo. FIGLIO B Non lo so, fratello carissimo: siamo perduti. Ma che c'entrano i figli con le colpe dei padri? GIASONE Vorrei almeno accostare la mia bocca a quelle labbra che amavo, io, infelice. Ma già, voi ne avete di coraggio: pensate che se funziona il letto, funziona tutto. a La bellezza e il divino splendore la inducono a indossare il peplo, a cingere la corona d'oro. Ma allora, cosa mi serve vivere? Ma per quanto sta in me e posso, piango la mia sventura e invoco gli dèi, li chiamo a testimoni. MEDEA Ma hai moglie o non sei ancora sposato? O prima di trovarti dove? MEDEA Donne di Corinto, eccomi, sono uscita dal palazzo: così non avrete nulla da Rimproverarmi. Che tu possa morire! I doni di un vigliacco non servono a nulla. PEDAGOGO Mi stavo avvicinando a dei giocatori di dama, sai là dove si radunano di solito gli anziani, presso la fonte Pirene e ho sentito qualcuno dire - io facevo finta di non ascoltare - che il sovrano di questa terra, Creonte, intende espellere dal paese lei e i suoi figli. ant. Dovrebbe morire. Perché li detesti? CORO Apri la porta e scorgerai i cadaveri. Io sopporterò in silenzio l'ingiustizia patita: siamo vinti dai più forti. Bada, però: se la luce di domani sorprenderà te e i tuoi figli entro i confini di questa terra, morirai. Si rivolge a Themis, la dea dei voti, a Zeus, il garante dei giuramenti per i mortali. Eppure non è un sapere così straordinario. Ma dalla mia salvezza hai ricavato ben più di quel che hai speso, e te lo dimostro. Felicissima per i regali, più e più volte si rizza sulla punta dei piedi a guardarsi sino ai talloni. MEDEA Che dolore, ti ripeto. FIGLIO A Cosa farò adesso? Crepa, essere osceno, assassina dei tuoi figli. Fuori? Ma se Cipride giunge discreta non c'è altro dio così piacevole. CORO str. MEDEA I tuoi amici? Ma hai fatto bene a venire qui: mi sentirò più leggera dopo averti detto cosa penso di te, e per te sarà un tormento starmi a sentire. † Che errore aver lasciato le case paterne, essermi fidata delle chiacchiere di un Greco che me la pagherà, se Dio mi aiuta. Povera me, ma come sono preda facile del pianto e piena di paura! Il mio maledetto orgoglio mi sta rovinando. † Sei certa di trovare † una casa, un paese che ti protegga dalle sventure? La mia povera mano impugni la spada, la impugni. VERSIONI GRECO raggruppate per libro di testo scolastico, release check: 2020-11-10 13:42:07 - flow version _RPTC_G1.1. Non avrà mai la mia amicizia. MEDEA Dal miracoloso ombelico del mondo! Dio, come amo questa mano, questa bocca, come sono belli i miei figli, che tratti nobili hanno. Sarei stato felice! E tutti avevano paura di toccare il cadavere: la sua fine ci aveva ammaestrato. Te ne accorgi ora? FIGLIO A Sì, in nome di Dio, salvateci. MEDEA No, non è possibile: stai gettando al vento le tue parole. a Sempre sia con me la pudicizia, splendido dono dei celesti. ant. MEDEA Rivolgiti almeno a tua moglie: che supplichi lei suo padre di non esiliare i bambini. Per me se uno è ingiusto e ha anche talento oratorio merita la massima pena: perché si vanta di mascherare le iniquità con la sua parlantina ed è pronto a qualunque crimine. Alla fine, persa ogni forza, esalò l'ultimo respiro: non era più in grado di resistere a quella tortura. Ma non crediate che la faccenda finisca così. EGEO Davvero? MEDEA E così farò. MEDEA D'accordo: mi fido delle tue parole. Non ho patria, non ho casa, non ho rimedio per le mie sventure. GIASONE Ma lo hai voluto tu: non dare la colpa a nessun altro. Andate, andate via: non sono più capace di guardarli, sono vinta dall'angoscia. Le versioni del tuo libro senza doverle cercare? E vorrei chiederti, Creonte... CREONTE Vuoi darmi delle noie, a quanto pare. Non lo affermeresti di sicuro, se non ti tormentasse l'idea del letto. MEDEA Si è preso un'altra donna, che mi ha spodestato; è lei, adesso, la padrona in casa. Veniamo adesso alle nozze regali che mi rinfacci. Voglio diventare lo zimbello di tutti lasciando impuniti i miei nemici? MEDEA † Perché? Tradii mio padre, la mia casa, per venire con te a Iolco, la città sotto il Pelio: avevo dato retta all'impulso, non alla ragione. Dio, che donna infelice sono. Siate felici laggiù, perché qui vostro padre ve lo ha impedito. CREONTE Stai perdendo il tuo tempo: non mi convincerai. Ma mio marito agisce nel nostro più assoluto interesse: ha sposato la figlia di un re, genera dei fratelli per i miei figli. CORO Ho udito le sue acute grida di dolore, i lamenti striduli, strazianti contro lo sposo malvagio, che ha tradito il letto. Ora, io affermo: chi non ha esperienza di figli, chi figli non ha mai procreato conosce una felicità che supera la felicità di un genitore. EGEO Sono molti i motivi che mi spingono a accontentarti! CORO Povero Giasone, tu ignori la gravità dei tuoi mali, altrimenti non parleresti in questa maniera. MEDEA E il responso di Febo qual è stato? CREONTE Rovina? Morire, morire piuttosto che conoscere un simile giorno: nessun dolore supera la perdita del paese nativo. MEDEA Creonte, il signore di questa terra corinzia. È più facile guardarsi da una donna o da un uomo pronti all'ira che non da una persona prudente, che non esterna i sentimenti. Ma c'è un cambiamento in meglio nel tuo animo, hai riconosciuto in tempo il partito migliore: è una condotta da donna assennata. Il motivo principale era di garantirci un'esistenza comoda, fuori dalle ristrettezze - so bene che quando uno diventa povero, tutti gli amici si dileguano. Quante volte mi hai stretto le ginocchia! No, è il mio padrone, ma che canaglia si rivela verso i suoi cari! Pensavo di riferirti un messaggio lieto e mi sono sbagliato? Che desiderio insano ti prende di un abbraccio orrendo, la fine fa presto a arrivare, non invocarla. Perché di avermi giurato il falso lo sai, no? E dopo aver avuto tutto questo da me, tu, creatura abietta, mi hai tradito, sei andato a cercart i un'altra moglie. O di non fare, cosa? E adesso dove andrai? E uccisi Pelia, nel modo più straziante, attraverso le sue figlie: ti liberai così di ogni paura. Bambini, entrate in casa. Quali orrori ci aspettano ancora?
l'argomento della medea di euripide versione greco