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Incisione d'epoca “Prise Du Chateau De Cossaria. 14 Avril 1796”, che rappresenta la presa del Castello dei Del Carretto di Cosseria.
Incisione d'epoca “Prise Du Chateau De Cossaria. 14 Avril 1796”, che rappresenta la presa del Castello dei Del Carretto di Cosseria.

La vittoria francese della Battaglia di Loano segnò l'inizio, cinque mesi più tardi, della Prima Campagna d’Italia, comandata dal giovane generale Napoleone Bonaparte e combattuta proprio sulle alture savonesi e nella Valbormida.

In questa occasione Napoleone mostrò, come non mai, le sue superiori qualità di stratega e di condottiero, riuscendo a battere ripetutamente, nel breve volgere di cinque giornate, le forze alleate di Austriaci e Piemontesi nelle battaglie di Montenotte, Dego, Cosseria e Millesimo.

Ambizioso, tenace, dotato di una insolita intelligenza e intuizione militare, Napoleone capì subito che la Liguria costituiva la porta d’accesso all’Italia settentrionale e padana, che gli avrebbe permesso di portare l'offensiva militare direttamente in territorio austriaco.

Un Napoleone quindi con un forte carisma, che gli fece ottenere il pieno appoggio delle truppe e grazie al quale riuscì ad addestrarle ad un nuovo modo di fare battaglia, quella che verrà chiamata la “guerre à la Napoleon”.

Il Colle di Cadibona, punto d'accesso strategico alla Valbormida, avrebbe permesso alle truppe francesi di muoversi con le artiglierie e attaccare il nemico nel punto di divisione dei due eserciti, tra Carcare e Cadibona stessa.

Spostato quindi il quartier generale a Savona, Napoleone procedette contro le truppe austriache del generale d’Argenteau, posizionate a Montenotte.

L'itinerario proposto ripercorre i luoghi di questi scontri; partendo da Altare, attraverso le colline che hanno visto gli scontri tra l’esercito francese e quello austriaco nel­la battaglia di Montenotte, si prosegue verso Monte Negino. Lì, la resistenza del Generale Rampon e dei suoi uomini alle truppe austriache permise a Bonaparte, in riunione al Santuario di Savona, di organizzare un contrattacco. L'itinerario conduce poi verso Dego, che, grazie alla sua posizione strategica sulla direttrice Savona-Acqui-Milano, fu più volte luogo di scontri. Proseguendo verso Carcare, dove Bona­parte insediò il suo quartier generale, si sale al castello di Cosseria, dove le truppe austro-piemontesi, accerchiate dai Francesi, opposero una strenua resistenza. L'itinerario termina a Millesimo, dove è possibile visitare il museo napoleonico presso Villa Scarzella e l'Alcova dove Bonaparte ricevette le bandiere e gli stendardi delle formazioni austro-piemontesi battute.